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ing menegon Antonio





Egregio Ing. Sergio Dondolini


Ed ora per conoscenza Al signor Ministro Maurizio Lupi


Da tempi non recenti ho assunto nei confronti del Ministero in cui Lei riveste ruolo rilevante, un atteggiamento estremamente critico in relazione alle sanzionatrici automatiche al semaforo.


Successivamente il focus si é spostato sul Tred , quasi che questo riassumesse mali e carenze sistemiche dell'universo e che queste fossero riconducibili in toto alle procedure di autorizzazione.

Una partita segnata da pronunce seguite a verifica amministrativa interna e da una sentenza di Cassazione che si basa proprio sulle pronunce citate.

Una partita tutt'altro che conclusa per fatti di cui sono successivamente venuto a conoscenza, fatti che peraltro ben noti a gli aventi causa, aventi causa che ora sanno che altri sanno.


Devo tuttavia rilevare che il mio atteggiamento intransigente lungi dal sortire la sperata rivisitazione della materia, ha lasciato spazio ad una recrudescenza delle sanzioni in automatico sia al semaforo che con gli autovelox.

Questi ultimi in particolare si trovano ormai sul territorio mimetizzati ed intervallati a cilindri arancioni, l'uno e l'altro ubicati in centri abitati dove illegittimo é l'uso dell'uno e dell'altro.

Centri urbani che di urbano nulla hanno, dilatati fino al confine geografico ed anche oltre per soldi.


In apparenza esistono istituzioni di garanzia, ma il ricorso é costoso in termini di tempo per i ricchi in termini di denaro per i deboli, proprio su questo conta l'ente per incassare una prebenda ingiusta, illegittima, estorsiva. ( Ci provano; al 95% gli va bene).


Un percorso facilitato da Istituzioni di garanzia volutamente deboli quando non funzionali all'incasso.


Io non credo che questo sia mai stato l'intento dell'amministrazione centrale dello Stato, ma mi corregga se sbaglio.


Però il sapere senza parlare, il non ascoltare, il non vedere, è complicità in una attività che é molto più vicina all'attività mafiosa che non all'attività burocratica imperniata su imparzialità, efficienza e legittimità. Devo però render atto che, le poche volte che l'utente si rivolge al Ministero per un parere, ottiene risposte in cui la censura a comportamenti delinquenziali delle amministrazioni è inequivoca. (Rif. recenti risposte ing. Mazziotta).


Data la preminenza di comportamenti illegittimi diffusi sul territorio, ritengo possano essere accantonate le critiche pregresse all'amministrazione Centrale, che possa essere sospeso il ricorso al Tribunale Europeo per i diritti dell'uomo che ho allestito in accordo con due associazioni di Consumatori, le stesse che si occupano della tutela di diritti generali e diffusi.


Tutto può essere accantonato e coperto da una lapide purché questo Ministero sappia dotarsi di strumenti tali da bilanciare in contraddittorio preventivo le intemperanze degli Enti territoriali e della violazione sistematica dei vincoli di legge.

Per questo avanzo una proposta ed una candidatura, una proposta che non presenta nulla di nuovo.


Ritengo che il Ministero debba nominare un difensore civico, che questa nomina possa essere revocata solo con atto motivato dell'autorità giudiziaria o di una commissione parlamentare interessata da istanza di chicchessia. Se il difensore civico é noto, il meccanismo della revoca é fatto nuovo.


La figura del difensore civico é stata per molto tempo una maniera per foraggiare gli amici degli amici, non Istituzione di garanzia ma finzione di garanzia, una storia di furbate e corruzione.


L'istituzione però non é in astratto corrotta, certo non é corrotta nel Nord Europa.

Esistono invece uomini corrotti , complici, sodali, che tengono il sacco, fantocci che occupano le istituzioni di garanzia su mandato e controllo e potestà dei controllati.


La corruzione è fatto di mazzette solo nell'ipotesi più deteriore. La garanzia invece é fatto intellettuale ove si spende in contraddittorio il più anticipato possibile il confronto tra e idee diverse alla ricerca di una composizione nobile e socialmente utile.

Il tutto a vantaggio del cittadino che siete Voi, io, Noi tutti. In attuazione delle garanzie costituzionali che pongono il cittadino al centro della Carta, la prima parte della Carta.


Intendo con questo formalmente candidarmi a ricoprire il ruolo di difensore civico per il Nord Italia su nomina del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti in relazione ad attuazione strutturale del c.d.s


I meriti sono proprio quelli legati alla contrapposizione dura che ha marcato le nostre posizioni, nessuno potrà ragionevolmente sostenere che la mia sia candidatura o nomina di comodo.

La garanzia di terzietà del ruolo è connaturata al fatto che la revoca sfugge al soggetto che esercita potestà d' incarico.

Rilevo peraltro che l'assegnazione diretta é sicuramente motivabile per la competenza da me maturata negli anni, competenza che allo stato ha scarsi eguali.


Devo peraltro dichiarare che questa mia non ha carattere sospensivo della attività che personalmente seguo,ne dell'attività che svolgo per le Associazioni Consumatori.


Basta però un cenno di disponibilità per entrare in stand by.


Certo per il Ministero è una sfida, così come lo è per me.


Spero di riuscire a sanare nel tempo con una attività meritoria rivolta la cittadino e quindi allo Stato, la rinuncia a quella intransigenza che ad oggi mi ha caratterizzato.



Ing. Antonio Menegon


Cassola 28-07-2013