LEONE SU SEMAFORO ROSSO E GIALLO venetoonline.info LEONE MARCIANO CALPESTA SEMAFORO GIALLO ROSSO

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In ringraziamento a Lucio Pardo

                                                                        Vai alla ctu integrale dell'ing.Lucio Pardo


Ho conosciuto da poco Lucio Pardo, l'occasione è l'incarico da parte del Giudice di Pace di Rimini, ad eseguire quale Ingegnere una perizia tecnica sul funzionamento di due intersezioni semaforizzate assistite da macchinetta sanzionatrice.

Ha ritenuto il Nostro di implementare e verificare le conoscenze professionali in suo possesso
acquisendo documentazione e pareri di altri, tra questi un mio lavoro pubblicato su internet .

Ha valutato questo mio lavoro interessante e ha fatto propri molti passaggi qualificanti, lo ha così inserito nella copiosa bibliografia citata assieme a fonti maggiormente titolate.

Di questo lo ringrazio.

Un anticipo del ringraziamento che gli è dovuto dai multati e anche dai multabili.

Cioè da tutti, dato che prima o poi la statistica svuota l'insieme dei multabili a favore di quello dei multati. Nessuna diligenza mette al riparo.


Per quanti ,sciagurati, siano interessati al lavoro propongo la versione integrale, agevolata da questa nota esplicativa ove commento i passaggi più interessanti evidenziati in nero su un testo scritto in rosso come si conviene ad uno di Bologna.

Il lavoro dell' ing. Pardo risponde ad un quesito ampio ed intelligente del giudice di Pace, quesito che trascende la singola infrazione nel sospetto di cause comuni sottostanti il singolo caso.

Non è atteggiamento di poco conto, da noi non esiste Class-action, è stata prospettata ma poi rinviata, sembra non applicabile alle amministrazioni pubbliche, ne la vuole Confindustria, tiepidi i sindacati, immaginarsi le banche con l' anoticismo. Centomila processi fotocopia, sono un rischio remoto, un processo con centomila danneggiati è una catastrofe per tutti i furbi, di tutti gli oligopoli pubblici o privati che operano in danno al cittadino.

I Giudici di Pace uno ad uno si stanno spostando in posizioni critiche al sistema sanzionatorio percependone l'iniquità, ho il sentore di un fronte comune di scambio di valutazioni, rimediando Loro incompetenti, alle omissioni di quanti competenti “ sono in omertoso e vergognoso silenzio di fatto complici di questa iniquità”.

Il quesito infatti, così come è proposto sembra l'esito di atteggiamento collegiale.

Il lavoro dell' ing Pardo parte dall'analisi dei rilievi planimetrici, dei documenti di conformità,

dei documenti di installazione, dei tempi dichiarati.

Successivamente l' ing Pardo verifica i valori dichiarati dalle amministrazioni con valori misurati sul posto dall'istituto Giordano,appositamente coinvolto.

Rileva il Pardo la perfetta corrispondenza di tutti i parametri tecnici dichiarati con quelli rilevati dall'Istituto Giordano.

Tale lavoro preliminare esclude malafede ed alterazione volontaria di parametri sensibili in capo all'amministrazione comunale ed alla ditta installatrice.

Certifica al contrario una certa diligenza amministrativa nel predisporre documentazione preliminare, cosa questa raramente presente in altre situazioni.

Purtroppo come si vedrà in seguito alla raccolta documentale non è seguita la fase progettuale per cui i tempi adottati comunque sono arbitrari e scriteriati.

Passa poi l' ing. Pardo alla bibliografia su cui ha attinto e verificato il suo procedere.

Di questa bibliografia mette in rilievo le carenze dello studio prenormativo del CNR2001, documento che si propone come cardine e riferimento per sicurezza e sanzionabilità sugli incroci semaforizzati.

Rileva a pure la maggior qualità di sistemi semaforici di altri paesi Europei.

Evidenzia successivamente con tabelle e vari tipi di accelerazione tempi e spazi di frenata rilevando come esistano in circolazione veicoli che, in sicurezza non sono capaci di accelerazioni superiori a 2,5 m/ s2

Analizza poi i fenomeni di efficienza frenante ed aderenza.

Dopo aver descritto in maniera estensiva con l'ausilio di tabelle per ogni caso prospettato una moltitudini di ipotesi, ironizza sulla proporzione tra le prestazioni esagerate della macchinette e la modestia umana, che nemmeno percepisce una pallottola che la macchinetta fotografa 4 volte.

Di nuovo ironizza sulla incapacità del CTP di comprendere come l'accelerazione ricavata con tempi indicati  dal CNR, assuma valori spropositati.

Analizza poi uno scenario proposto dal CTP ricavandone un tempo di giallo di 9” .


Conclude ritenendo inaccettabili tempi di frenata inferiori ai 6,5” e tempi totali di 8”....


Con tempi di ritardo di 0,83” per fornire all'utente la percezione immediata dell'infrazione commessa, si arriva 8,83” per un veicolo puntiforme.


Da notare che questi valori attengono alla fase pre linea di arresto, cio prescindono dalla specifica

intersezione ( non esistono parametri specifici nelle formule adottate).

Valori quindi di valenza generale per tutte le intersezioni semaforizzate.

Altra cosa è il tempo di giallo complessivo che deve integrare oltre la tempo di arresto in sicurezza, il tempo di sgombero in sicurezza.


Antonio Menegon